mercoledì, marzo 31, 2010

In terapia

Antefatto: perdita del proprio lavoro alla fine dell'anno scorso quando la nostra ditta americana ha gentilmente deciso di spostare tutto il software development in India visto che 5 indiani costano quanto 1 inglese o un'italiana in UK come nel mio caso. Il risultato sono periodi in cui l'umore varia, un giorno ci si sente OK e si risponde a 3 annunci di lavoro che poi cadono nel piu' assoluto silenzio e il giorno dopo ci si ritrova a piangere in mezzo alla strada quando una ex-collega, che pero' ha trovato lavoro, ti chiede: "ciao, come va".

Per cercare di combattere questi umori, oltre alla corsa a piedi 3 volte la settimana, io e un'altra ex-collega anche lei nella mia stessa situazione ci siamo incontrate una mattina di settimana per svolgere il seguente progetto: cucinare un dolce mai fatto prima.

J. ha deciso di fare una torta la cui ricetta viene dal libro Jamie's Italy di Jamie Oliver, e' un dolce che prevede l'uso di uva fragola che ovviamente in questa stagione non c'e' (e che comunque in Inghilterra poco si trova, a me cresce sulla palizzata dietro a casa e ora sapro' bene cosa farne a Settembre!) e quindi ha ripiegato su di un'uva argentina di importazione.. ok, carbon footprint non pervenuta per questa ricetta, sorry! La foto non rende giustizia ad una torta molto morbida grazie all'olio d'oliva e al burro (questo connubio penso che sia una pensata alla Jamie piu' che una cosa davvero italiana!!) e aromatizzata dalla scorza di arancia, limone e dall'uva stessa.


Io ho invece deciso di fare una torta che era da una serie di anni sulla mia to do list, la guduriosa torta al cioccolato e pistacchi trovata nel blog dei cuochi di carta.
Un dolce quasi "barocco" con cioccolato, pistacchi, crema pasticcera ai pistacchi, granache e glassa. Da rifare sicuramente il biscotto al cioccolato e pistacchi, mentre se dovessi rifare tutto il dolce eviterei la farcia di granache e farei due strati di farcia alla crema con pistacchi per cercare di sentirne il sapore che nella versione originale risulta un po' coperto da tutto quel cioccolato fondente.

L'incontro di food therapy e' servito a farci trascorrere una mattina facendo quello che piu' ci piace, il tutto e' stato poi smaltito da 6 km di corsa il giorno dopo.

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