venerdì, ottobre 15, 2010

10/10/10

Ho corso la mia prima mezza maratona il 10 ottobre di quest'anno. Ho impiegato tantissimo, 2 ore e 33 minuti ma li ho corsi tutti!

Solo oggi, dopo quasi una settimana dalla corsa, sento quasi la voglia di correre di nuovo!

martedì, luglio 13, 2010

Giugno e' passato



Pochissimo tempo per scrivere.
I giorni passano veloci, con un po' di malinconia che siamo gia' a meta' luglio.
Vorrei assaporare piu' lentamente queste giornate estive.
Invece se ne vanno in fretta mentre io sono in ufficio, giorno dopo giorno.
Giugno se ne e' gia' andato con le sue bellissime serate di luce fino a tardi
Me le sono godute correndo la sera, sudata e stanca.
E guardando gli studenti dall'altra parte della strada.
Loro in abito da sera in fila per i May Balls di giugno.



giovedì, giugno 03, 2010

La Sicilia dei miei nonni

E' da oltre un mese che non scrivo, nel frattempo e' stato il mio compleanno, quello speciale che abbiamo festeggiato con un weekend in Sicilia al paese dei miei nonni. Abbiamo fatto scalo a Milano dove abbiamo trovato mia mamma ad aspettarci all'imbarco per il volo su Catania visto che parte del regalo era portare anche lei con noi e rivedere i parenti, erano 18 anni che non tornava a Centuripe. Il giorno del mio compleanno, i cugini siciliani ci hanno offerto un pranzo magnifico, tutto a base di pesce con antipasti caldi e freddi, pasta allo scoglio, grigliata di pesce e la torta di compleanno. Mi sentivo come Montalbano mentre mangia i manicaretti preparati dalla fedele Adelina...



sarde a beccafico, fiore di zucchina ripieno e merluzzo in pastella,
grigliata di pesce e torta di compleanno

Ho anche iniziato il mio  nuovo lavoro ma preferisco non parlarne, non c'e' molto da essere esaltati per il momento. Quindi ho pochissimo tempo e non mi collego molto al computer. Ripenso alla Sicilia e ai miei parenti e questo mi rallegra un po'.

giovedì, aprile 22, 2010

Ceci all'indiana

Li mangio parecchie volte nei ristoranti indiani, i chana masala come in genere sono chiamati sono dei ceci cotti con spezie e pomodoro. In particolare ricordo due occasioni speciali in cui li mangia e mi sono rimaste nel cuore: la primissima volta al tempio Sikh a Southall e poi durante una festa alla scuola di mia figlia quando una delle mamme porto' un pentolone pieno di ceci e io dimenticai le corvée in cucina e invece di lavare i piatti quasi puli' con le dita la mia ciotola di chana masala. Questa ricetta e' un modesto tentativo di ricrearli, inventata di sana pianta, senza quantita' precise e con l'aggiunta di un soffritto italo/indiano.


Ingredienti:
Ceci cotti
Un pezzo di cannella
Pomodori pelati
Polvere di garam masala
Coriandolo fresco
Cipolla
Carota
Sedano

Procedimento:
Lessare i ceci con una foglia di alloro e del sale e scolarli. In una pentola far soffriggere dell'olio con la cipolla, la carota e il sedano a pezzetti. Aggiungere due cucchiaini di garam masala e poi i ceci. Passare i pomodori con il passaverdura a fori medi e aggiungerli ai ceci con il pezzettino di cannella. Aggiungere sale e pepe a piacere e far cuocere per circa 20/30 minuti. Spolverizzare con coriandolo fresco tritato e servire con riso basmati.  

martedì, aprile 20, 2010

Muffins al rabarbaro e pistacchi

Con la primavera e' tempo di rabarbaro, quello del nostro orto non e' ancora pronto quindi ne ho comprato un po' al mercato centrale di Cambridge. Questi li ho inventati dopo avere visto dei "rhubarb and custard muffins" in un caffe' del centro.



Ingredienti
100 gr di farina di pistacchi
150 gr di farina
125 gr di burro fuso
2 cucchiaini di lievito baking powder
ad occhio 5 o 6 stecche di rabarbaro tagliate a pezzetti
2 uova
un goccio di latte
80 o 100 gr di zucchero e un po' da spolverare sopra i muffins

Procedimento
Mischiare nella planetaria lo zucchero e le uova a schiuma. Aggiungerci le due farine e il lievito e il burro fuso. Per ammorbidire l'impasto si puo' aggiungere a questo punto un po' di latte. Unire al tutto i pezzetti di rabarbaro e dividere l'impasto nei contenitori per muffins, a me ne sono usciti 11 muffins di media grandezza.
In forno per 25/30 minuti a 180 gradi.

lunedì, aprile 19, 2010

Pane, ecc...

I mie esperimenti con Ottavio continuano, dopo il primo tentativo andato male -vedi sotto! - sono riuscita a sfornare questo:



Ho utilizzato la ricetta del pane con il metodo di Allam & McGuinness descritto dal Lo Scief Scientifico qui con alcune variazioni tra cui la quantita' d'acqua visto che credo che il mio Ottavio sia uno sponge starter liquido e non la vera pasta madre piu' densa.

Il rinfresco settimanale di Ottavio
Ho tolto Ottavio dal frigor e l'ho lasciato tutta la mattina a riscaldarsi un po'. Ho rimosso una cup (da non buttare!) e ho aggiunto 1/2 cup di farina e 1/2 di acqua - purtroppo sto usando un misurino con le cups invece che i grammi e per ora non ho ancora convertito il tutto.

Lievitino
150 gr della parte di Ottavio rimossa
100 gr di acqua
150 gr di farina forte

Ho lasciato sia Ottavio che il lievitino in forno spento tutta la notte, alle 10 di mattina del giorno dopo ho rimesso Ottavio in frigor e fatto l'impasto finale:

200gr del lievitino
300 gr di acqua
350 gr di farina forte
250 gr di farina normale

Impastato e lasciato a riposare per 1/2 ora. Ho poi aggiunto il sale e impastato per 10 minuti per poi lasciare il tutto a riposare di nuovo per 1/2 ora e poi ho ripetuto il tutto.

Ho diviso la pasta in due pagnottine e alle 16.00 ho messo tutto nella zona piu' bassa del frigor.
Il giorno dopo ho tirato fuori le pagnotte dal frigor verso le 8 e le ho lasciate a temperatura ambiente fino alle 12. Ho cotto le pagnotte in forno caldo e nella mia pentola di ghisa per circa 35 min a 220 gradi.

lunedì, aprile 12, 2010

Ottavio

Ottavio e' il mio sourdough sponge. Il primo tentativo di fare il pane con Ottavio pero' e' stato un fallimento, mollica dura e quasi bagnata, insomma un mattone invece del pane fragrante e morbido che speravo. Una ciofeca insomma da dimenticare se non fosse per la foto ricordo:


Dovro' provarci ancora e sperimentare con le dosi e i tempi. Per ora ho fatto il secondo rinfresco e Ottavio figlio con 150gr di farina e 100gr circa di acqua dovra' riposare per 12/24 ore poi uniro' questo lievitino ad altra farina (le dosi giuste le ho trascritte sul mio taccuino) e altri tempi di lievitazione, avro' il pane tra due giorni e sara' oggetto di post separato.

Nel frattempo ho sperimentato senza Ottavio ma con un pezzetto di pasta per la pizza che avevo fatto sabato mattina con 600 gr di farina mezza manitoba mezza normale, una patata, 200gr di acqua e circa 40gr o forse meno di lievito di birra. La pasta aveva riposato quasi tutto il giorno e poi ne ho tenuto un pugnetto da parte per provare a fare un lievitino. Il lievitino e' stato una notte in forno spento e il giorno dopo ci ho aggiunto 100gr di farina manitoba, 150gr di farina normale e 100gr di acqua. Ho lasciato il tutto a riposare per un paio di ore.

Poi ho aggiunto due cucchiaini di sale e ho impastato ancora, ho lasciato il tutto a riposare per un altro paio di ore. Alla fine ho messo il tutto in frigor per una notte nel reparto dell'insalata. Stamattina ho tirato il tutto fuori dal frigor e ho lasciato a temperatura ambiente dalle 8 alle 11 di mattina. Ho poi acceso il forno, ho messo dentro la mia pentola in ghisa con coperchio e l'ho lasciata riscaldare.

Ho tirato fuori la pentola, spolverata di farina e ci ho messo la pagnottella dentro, chiuso il coperchio e messo in forno per 30 min circa. Il risultato e' stato strepitoso! Buona crosta, buona mollica anche se non molto alveolata e un pane senza nessun sapore di acido del sourdough.

Ora voglio provare questo metodo partendo dal lievitino con Ottavio figlio, vedremo se riusciamo a capire quanta acqua metterci essendo Ottavio gia' molto liquido e se riusciamo ad evitare che il pane sia troppo acido di sapore.

mercoledì, aprile 07, 2010

Il mio bambino e' arrivato

E' arrivato giusto un attimo fa e ora dorme al calduccio coperto dalla mia sciarpa di lana color lilla'. Non ha ancora un nome, ci devo pensare visto che il suo arrivo e' stato improvviso e quasi inaspettato. Ecco la foto delle varie parti che lo ricoprivano al suo arrivo:


Ok, lo scherzo finisce qui. Il baby in questione e' il mio Organic Sourdough Starter che ho acquistato per poche sterline su Ebay. L'ho acquistato perche' i miei tentativi di farlo da sola sono falliti miseramente, forse a causa delle temperature troppo fredde di questi mesi o forse per la mia impazienza visto che dopo 5 giorni di pappetta puzzolente che le bambine scappavano a sentirla buttavo inevitabilmente il tutto nel lavandino.

E' arrivato, impacchettato meticolosamente e con istruzioni e suggerimenti su come conservarlo e usarlo ed e' stato rinfrescato e messo a dormire per 24 ore. Poi spero di iniziare a sperimentare con la pasta madre e a fare un pane decente visto che quello inglese a cassetta o i pani industriali fatti con chissa' quanti additivi/emulsionanti etc proprio non li reggo piu'!

Sotto una foto di ieri fatta al parco, oggi piove quindi la guardo sperando che la pioggia non rovini tutti i fiori e gli alberi in fiore che si stanno magicamente svegliando dal torpore invernare in ritardo rispetto agli altri anni.


giovedì, aprile 01, 2010

Pesci

Nessun pesce di aprile, solo due pesci pescati e fotografati in NZ durante il nostro soggiorno a Dicembre dello scorso anno.

mercoledì, marzo 31, 2010

In terapia

Antefatto: perdita del proprio lavoro alla fine dell'anno scorso quando la nostra ditta americana ha gentilmente deciso di spostare tutto il software development in India visto che 5 indiani costano quanto 1 inglese o un'italiana in UK come nel mio caso. Il risultato sono periodi in cui l'umore varia, un giorno ci si sente OK e si risponde a 3 annunci di lavoro che poi cadono nel piu' assoluto silenzio e il giorno dopo ci si ritrova a piangere in mezzo alla strada quando una ex-collega, che pero' ha trovato lavoro, ti chiede: "ciao, come va".

Per cercare di combattere questi umori, oltre alla corsa a piedi 3 volte la settimana, io e un'altra ex-collega anche lei nella mia stessa situazione ci siamo incontrate una mattina di settimana per svolgere il seguente progetto: cucinare un dolce mai fatto prima.

J. ha deciso di fare una torta la cui ricetta viene dal libro Jamie's Italy di Jamie Oliver, e' un dolce che prevede l'uso di uva fragola che ovviamente in questa stagione non c'e' (e che comunque in Inghilterra poco si trova, a me cresce sulla palizzata dietro a casa e ora sapro' bene cosa farne a Settembre!) e quindi ha ripiegato su di un'uva argentina di importazione.. ok, carbon footprint non pervenuta per questa ricetta, sorry! La foto non rende giustizia ad una torta molto morbida grazie all'olio d'oliva e al burro (questo connubio penso che sia una pensata alla Jamie piu' che una cosa davvero italiana!!) e aromatizzata dalla scorza di arancia, limone e dall'uva stessa.


Io ho invece deciso di fare una torta che era da una serie di anni sulla mia to do list, la guduriosa torta al cioccolato e pistacchi trovata nel blog dei cuochi di carta.
Un dolce quasi "barocco" con cioccolato, pistacchi, crema pasticcera ai pistacchi, granache e glassa. Da rifare sicuramente il biscotto al cioccolato e pistacchi, mentre se dovessi rifare tutto il dolce eviterei la farcia di granache e farei due strati di farcia alla crema con pistacchi per cercare di sentirne il sapore che nella versione originale risulta un po' coperto da tutto quel cioccolato fondente.

L'incontro di food therapy e' servito a farci trascorrere una mattina facendo quello che piu' ci piace, il tutto e' stato poi smaltito da 6 km di corsa il giorno dopo.

mercoledì, marzo 17, 2010

Plum cake al mandarino e mandorle

La mia abilita' in cucina non e' costante, a volte invento le ricette con quello che ho e poi non riesco piu' a riprodurle. In questo periodo della mia vita non molto sereno, purtroppo sembrano uscirmi piu' ciofeche culinarie che alto pero' l'altra sera ho fatto questo "plum cake" (come lo chiamiamo noi in italiano anche se di prugne proprio non ce ne sono) che sorprendentemente mi e' uscito bene. Anche a D. e' piaciuto molto quindi mi appunto qui gli ingredienti velocemente per cercare di rifarlo ancora nei prossimi giorni.

Ingredienti:
200 gr di farina per dolci
70 gr di farina di mandorle in polvere
80 gr di zucchero
2 cucchiaini rasi di baking powder o lievito per dolci
125 gr di burro fatto sciogliere lentamente in un pentolino
2 uova
il succo di 4 mandarini (io li avevo che stavano andando a male a causa di una buccia troppo dura da rimuovere e quindi ho pensato di usarli per il dolce)
una manciata (o due!!) di gocce di cioccolato fondente
zucchero a granelli da mettere sopra al dolce

Forno a 180 gradi C e cottura per circa 30 minuti poi abbassato a 160/150 per altri 15 minuti circa (dipende dal forno).

Procedimento:
Sbattere le uova con lo zucchero per 5/10 minuti (io uso la planetaria). Unirci le due farine, la baking powder e il burro fuso a poco a poco continuando a girare. Spremere i mandarini e togliere i semini, aggiungere il succo lentamente all'impasto continuando a girare ed infine le gocce di cioccolato. Volendo si puo' unire la scorza grattuggiata dei mandarini, io non l'ho fatto perche' purtroppo erano troppo maturi e difficili da maneggiare.

Mettere il tutto in una forma da plum cake precedentemente foderata con carta da forno e cospargere con lo zucchero a granella prima di infornare. Cuocere per circa 40 minuti, controllando con uno stuzzicadente se il dolce e' cotto.
E' un impasto molto bagnato e a me ci sono voluti ben 45/50 min prima che fosse cotto, negli ultimi 15 minuti pero' ho abbassato la temperatura del forno a circa 160 gradi per evitare che i lati del dolce si bruciassero troppo.

Purtroppo, una volta assaggiato il sapore dei miei mandarini, troppo maturi anche se molto succosi, non si sente forse coperto dalla farina di mandorle e dal gusto amarognolo del cioccolato fondente. Pero' penso che i mandarini abbiano contribuito a manternere l'impasto soffice e per niente asciutto anche dopo la cottura. Perfetto per la colazione o con il the del pomeriggio!

lunedì, marzo 01, 2010

Compleanni

Sofia ha compiuto 4 anni ieri e abbiamo fatto una festa con tutti i suoi compagni dell'asilo. Una festa non alla grande anche se per prepararla mi ci e' voluta una settimana tra fare la spesa 4 volte (ogni volta mi dimenticavo qualcosa), preparare i giochi, le party bags che qui vanno di moda e fare i biscotti e la torta oltre al resto del cibo per i bambini e i grandi.

Ho fatto i biscotti con il numero 4  tagliati a mano a uno a uno, ormai li faccio da quando e' nata V ogni anno anche se mi sa che l'anno scorso mi sono dimenticata di farle quelli con il sette! Mi ci sono voluti una serie di tentativi per tagliare un quattro decente e poi mi sono buttata sulla lettera esse che ho fatto facilmente tagliando delle striscioline di pasta e poi mettendole sulla placca da forno a forma di S. La ricetta dei biscotti e' presa dal libro di Nigella, Domestic Goddess, e sono buonissimi anche solo come biscotti per la colazione.


Questa invece e' Lucilla, la torta coccinella visto che a Sofia piacciono tantissimo questi insetti.
Una semplice torta di cioccolato, ripiena con dulche de leche (fatto con del latte condensato seguendo il metodo al forno di David Lebovitz) e poi ricoperto con icing sugar colorato di rosso, bottoni di cioccolato e rotelle di liquirizia per gli occhi.
E' piaciuta a tutti e Sofia si e' divertita moltissimo.

lunedì, febbraio 22, 2010

Ritardo

Sembra il mese dei post che iniziano con la Erre.. questo pero' non e' un ritardo allarmante:)! Soltanto ora riesco a trovare un minuto per postare questa foto delle frittelle di Carnevale fatte martedi' scorso. Erano il mio contributo all'invito di una vicina per trovarci nel pomeriggio in occasione del pancake day con i bambini, lei ha fatto i pancake inglesi io le frittelle di carnevale italiane.

La foto e' di quelle che avevo lasciato per noi, giusto per assaggiarle!


La ricetta l'ho presa da qui anche se non ho messo nessun liquore e ci ho aggiunto la scorza grattuggiata di un'arancia che ha davvero dato un aroma diverso alla frittura.

Mi appunto queste due ricetta per la prossima volta che le faccio giusto per vedere se riesco a fare delle frittelle vuote all'interno e piu' leggere:

http://www.gennarino.org/forum/viewtopic.php?f=15&t=12425  e anche questa http://sandrakavital.blogspot.com/2010/02/zeppole-lorange-sauce-chocolat-parce.html


Anche se sono negata con i fritti e non li faccio spesso visto che proprio non sopporto poi l'odore di frittura in tutta la casa e sui vestiti, queste frittelle mi ricordano quelle fatte 4 anni fa con Viola poche settimane prima della nascita della sua sorellina. Come si vede dalla foto, si bruciarono parecchio, molto di piu' di quelle di quest'anno che ho fritto nel wok controllando meglio la temperatura dell'olio.

Il prossimo fritto da fare invece sono questi fantastici panzerotti che mi sogno da una vita o dall'ultima volta che ho mangiato quelli del Luini tantissimi anni fa.

Insomma, penso ai fritti e non si corre da venerdi' scorso, occorre rimediare se non fosse che nevica di nuovo (!!) e ho pure l'influenza.

martedì, febbraio 16, 2010

Ricerche

Sto cercando lavoro e la cosa non e' ne' facile ne' piacevole. Annuncio letto ed assimilato, cover letter o email scritta, CV aggiornato. Si spedisce il tutto e nulla avviene se non una risposta automatica di ricevuta mail. Poi si chiama, se si riesce a trovare il numero di telefono la persona dell'agenzia che ha pubblicato l'annuncio, per sentirsi dire che non ho l'esperienza specifica richiesta, non ho tutti i dieci bullet point richiesti, magari ne ho 9 ma poco importa. Quindi per ora nulla, la cosa continua a preoccuparmi non poco.

Altra ricerca un po' piu' piacevole e' stata la ricetta per le frittelle o bignole fritte di carnevale, ne ho trovate un paio in internet e provero' a farle oggi pomeriggio. Vado a correre che e' meglio visto che poi ci sara' il fritto da mangiare!

La foto sotto non ci azzecca molto con tutto questo discorso, e' stata fatta a Waiheke, NZ in un farmers market dove facevano wheat grass smooties, una cosa ultravitaminica che pero' non ho avuto moto di provare. Mi piace il colore verde speranza che spero mi porti bene nelle mie ricerche!

lunedì, febbraio 08, 2010

Ritorno

Siamo tornati Mercoledi' scorso dopo 46 ore door to door di viaggio. Inutile dire che tra jetlag, il freddo e oggi pure la neve non e' certamente facile ritornare alla routine inglese.

La domenica prima di partire siamo stati a Waiheke Island invitati al matrimonio di una cara amica celebrato in uno dei tanti bellissimi vignards dell'isola. Una giornata stupenda trascorsa tra amici in un posto davvero speciale, la degna conclusione del nostro soggiorno downunder.

Mudbrick Vineyard



A matrimonio concluso

sabato, gennaio 23, 2010

The track for my (almost) daily morning run

Questa e' Eastern Beach, ci corro quasi ogni mattina per la mia corsa quotidiana. L'altro giorno c'era un gruppo di kayak in mare e un catamarano appena partito dalla riva a vele spiegate. In genere ci sono poche persone che passeggiano in riva al mare la mattina ma questa spiaggia puo' diventare parecchio affollata, per gli standard neozelandesi!;), il pomeriggio e durante i fine settimana.

Mi fa sorridere ogni volta mentre corro il pensiero che poco piu' di un mese fa correvo invece su e giu' dal sentiero di Grantchester al freddo, con i coprimano lilla' e cercando di evitare di pestare la tonnellata di "torte" puzzolenti e mollicce lasciate sul terreno dalle mucche. Chissa' se quando torno quel percorso mi sembrera' piu' facile dopo aver fatto parti in salita e discesa e i gradini di Eastern Beach?

mercoledì, gennaio 13, 2010

Scones con crème fraîche e formaggio

Oggi ho fatto questi scones modificando la ricetta pubblicata sulla confezione di crème fraîche made in New Zealand acquistata al supermercato. La ricetta originale era per scones dolci ma io ne ho fatto una versione salata e con il formaggio.

Ingredienti:

200 gr di farina
2 cucchiaini di baking powder
200 gr di crème fraîche
un cucchiaino di sale
70 gr circa (io sono andata ad occhio) di cheddar cheese grattuggiato
2 cucchiai di tavola di parmigiano grattuggiato (che qui chiamano impunemente Parmesan ma e' made in Australia!)
un po' di latte

Procedimento:

Mettere la farina in una ciotola e unici la baking powder, i formaggi e il sale. Aggiungerci la crème fraîche e mischiare con una forchetta, l'impasto sembrera' quello di un crumble e non si leghera' molto. Unire il latte e mettere il tutto su di una spianatoia e impastate ma non troppo a lungo.

Con un mattarello, stendere la pasta di circa un centimetro di altezza e con un bicchiere di 5 cm di diametro tagliare dei cerchi di pasta. Mettere gli scones su di una teglia e infornare a 180° per circa 13/15 minuti fino a che non saranno dorati in superficie. Servire caldi con formaggi, affettati o semplicementi cosi' come sono!

Questa ricetta e' per Andrea, finalmente sono riuscita a fare gli scones anche se non sono proprio come quelli che abbiamo mangiato a Cambridge con clotted cream e jam, pero' non sono male considerato che e' la prima volta che li faccio.
Provero' a sperimentare con la ricetta che mi hai mandato una volta che si ritorna al nord...:)





domenica, gennaio 10, 2010

Di corsa.. ma al mercato

Oggi niente corsa, ieri ho fatto i 99 gradini 3 volte e il solito giro eastern beach e bucklands beach. Da quando sono in NZ ho corso quasi tutti i giorni dai 3 ai 5 km in base al percorso e a come mi sentivo di volta in volta. Purtroppo pero' non mi sento che sto migliorando affatto, saranno le salite che qui mi distruggono davvero parecchio non essendoci abituata.

Stamattina non ho corso, siamo invece andati al Farmers' Market a Clevendon http://www.villagemarkets.co.nz/  dove ho acquistato una bee wax da usare come olio per cucinare, vedremo il risultato quando torno a casa.

Il mercato mi e' piaciuto molto, frutta e verdura biologiche e alcune varieta' di verdure mai viste prima come le Maori potatoes, delle patate nere che pero' purtroppo non sono riuscita ad acquistare vista la ressa delle persone presenti.

Alle bambine sono piaciuti molto i Kurtos Kalacs (accenti omessi visto che proprio non ricordo dove stavano e quali fossero!) ungheresi, una specie di rotolo di pasta dolce avvolto su di un bastone e poi cotto in un forno prima di essere passato in zucchero, cacao o cocco o altro a piacimento. Non ne avevo mai visti prima e mi e' sembrato buffo trovare un ignoto dolce da strada ungherese in quel di Auckland.



Per pranzo siamo invece andati sulla spiaggia di Mission Bay e io ho mangiato una buonissima Miso soup e dei mochi sulla spiaggia vicino al mare... una domenica di sole, mare e cibo molto piacevole.

Mochi



e mare...


sabato, gennaio 09, 2010

Mangomisu

Ricetta presa dal numero di Gennaio di Delicious Australia e adattissima al periodo estivo in questa parte del mondo: il mangomisu!



Il procedimento e' ovviamente quello del tiramisu con la differenza che la bagna per i savoiardi e' di succo di arance Kiri neozelandesi e grand marnier. La crema al mascarpone ha un tuorlo solo e della panna densa al posto della combinazione tuorli e bianchi a neve.

I mango vengono dalla zona australiana del Queensland anche se io li ho comprati al mercato dei polinesiani di Otara a Auckaland. I frutti erano succosi e di un colore unico, pochissima parte della polpa di questi frutti e' stata scartata essendo buonissima anche vicino al nocciolo.

Nella foto in basso gli altri due dolci preparati per la serata con gli amici di qui: il tiramisu classico ed un trifle classico (fatto da un'amica).

giovedì, gennaio 07, 2010

Australia & NZ - Dicembre 2009/Gennaio 2010


Siamo ancora in NZ, abbiamo lasciato l'Inghilterra a meta' dicembre per passare il Natale con i nonni, zii e cugini neozelandesi.